Sunday, April 22, 2012

ALL THIS AND HEAVEN by Barbara Ras translated by Maria Stefania Cuttone


TUTTO QUESTO E IL PARADISO

Ti stavo raccontando degli sfortunati,
di come lasciano la fabbrica del vetro alle cinque
e percorrono i loro percorsi provvisoriamente giù per la strada
come se stessero attraversando un salone pieno di specchi. La nostra discussione
era quasi sempre vicina al movimento, alla sua musica
o al canto, come le voci delle bambole, gli oooooh
dell’innocenza. Involontariamente, includiamo
i suoni di altri cocci composti
da qualunque cosa ci fosse nella mano, qualunque cosa
ci fosse in gioco.

Era Domenica. Un pomeriggio come Lima
dove il deserto incontra il mare, una spiaggia
di rocce e coperte e corpi quasi nudi
che cercano di far levitare le proprie ossa.
“E se la luce fosse soltanto il buio squarciato
dei trovatelli che ne hanno paura?” Non saprei dirlo.
Se la luce avesse avuto ragione, ci sarebbe dovuto essere meno
desiderio, meno di retrocedere in una più viola esistenza.
Invece retrocede verso la notte, un tocco di cielo con stelle.

Forse era soltanto troppo divertente
a rovinarci. La musica suonando come un indulgenza
planetaria, la religiosità alla fine del mondo.
Ti ho mostrato come ho disciplinato me stessa
alla speranza, alzando un sopracciglio minutamente, cioè,
minuto per minuto. Tu dicevi:

“Ero solito sognare anime, rigonfiate e singhiozzanti,
languendo contro i cancelli perlacei.
Adesso sto guidando un auto benedetta
da uno sbronzo. Tutto ciò per un trimestre.
Tutto questo e il paradiso. Forse perdere
Il cinismo è come ogni altra cosa, un po’ più piccola della fede,
forse nell’ordine di sorsi e baci, niente come
l’implorante romanticismo delle nuvole
così come appaiono nel sud, larghe e lanuginose.”

Maria Stefania Cuttone

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